La SEPA, ovvero la Single Euro Payments Area (Area Unica dei Pagamenti in Euro) è un progetto, promosso dalla Banca Centrale Europea e dalla Commissione Europea, che mira a uniformare i servizi di pagamento in euro effettuati con strumenti diversi al contante (bonifici, addebiti diretti e carte di pagamento). L’area SEPA comprende i 32 Stati della UE più Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera e Principato di Monaco, per un totale di 513 milioni di cittadini e circa 9.200 istituzioni finanziarie. All’interno della SEPA cittadini, imprese, pubbliche amministrazioni e altri operatori economici potranno effettuare e ricevere pagamenti in euro non in contanti "sia entro i confini nazionali che fra paesi diversi, alle stesse condizioni e con gli stessi diritti e obblighi", secondo una nota informativa della Banca d'Italia.
Per Rapporto Interbancario Diretto (RID) si intende invece quella modalità di pagamento che permette l’addebito automatico sul conto corrente del cliente da cui la banca preleva automaticamente la somma di denaro per alcuni pagamenti (rate, pagamenti periodici, addebiti di utenze, etc.).
La SEPA andrà a sostituire il RID secondo due schemi distinti: i RID Ordinari e Veloci verranno sostituiti dal SEPA Direct Debit (SDD) Core (servizio ordinario base) e “B2B” (riservato a clienti non consumatori), mentre i bonifici nazionali saranno sostituiti dal SEPA Credit Transfer (SCT). Entrambi gli strumenti consentiranno quindi di effettuare addebiti diretti e bonifici in Euro all’interno dell’area SEPA con modalità identiche sia per operazioni domestiche che per operazioni da o per altri Paesi dell'area. In pratica tutti i pagamenti diventeranno "domestici", poiché non sussisterà più una differenziazione tra pagamenti nazionali e transnazionali; per il cliente non ci sarà più alcuna differenza in quale paese o presso quale banca all'interno della SEPA detenga il proprio conto.
Fino al 31 luglio 2014 i servizi di RID e bonifico nazionali saranno utilizzati in alternativa ai corrispondenti servizi SEPA; successivamente, dal 1° agosto 2014, i servizi nazionali verranno definitivamente dismessi e sostituiti da quelli SEPA. Non saranno interessati dal prossimo passaggio a SEPA gli altri servizi di pagamento, tra cui RID a importo fisso e RID Finanziari - la cui sostituzione è prevista nel 2016 - RIBA (ricevuta bancaria), MAV/RAV, bollettini bancari o postali, Bonifici di Importo Rilevante e ad Alta Priorità, altri bonifici non in Euro o da e verso paesi extra SEPA.
Con l’adeguamento alla SEPA le operazioni di pagamento in euro verso un altro conto si baseranno quindi su sistemi armonizzati per caratteristiche degli strumenti, standard, infrastrutture e costi.
L’omogeneità delle condizioni apporterà vantaggi sia ai clienti che alle banche, semplificando le operazioni e accordando i servizi di pagamento su scala europea. L'aspettativa è che tale approccio stimoli gli scambi commerciali europei, aumenti la concorrenza tra i prestatori di servizi di pagamento e, per questa via, contribuisca alla diminuzione delle tariffe, rendendo più efficiente, sicuro e conveniente il mercato dei servizi di pagamento.
Gli strumenti di pagamento SEPA presentano caratteristiche nuove che impattano su molti processi. Le imprese in particolare potranno razionalizzare largamente le attività di tesoreria con conseguenti benefici organizzativi e di costo. L'utilizzo di formati standardizzati permetterà alle imprese di integrare gli iter di pagamento con più avanzate procedure aziendali (come la fatturazione elettronica); sarà quindi possibile gestire con maggiore efficienza non solo le disposizioni di incasso e pagamento, ma anche la connessa rendicontazione e, con essa, la riconciliazione dei flussi contabili e commerciali. Con il passaggio all'addebito SEPA, le imprese avranno la responsabilità di raccogliere, dematerializzare, conservare ed esibire, in caso di contestazioni, i mandati di addebito sottoscritti dai clienti debitori, oltre che il compito di gestire in autonomia eventuali variazioni o cancellazioni del mandato richieste dal cliente.
Prepararsi per tempo è importante: le imprese sono infatti chiamate ad adeguare i sistemi informativi, i processi operativi, le procedure amministrative e più in generale i rapporti con banche, clienti e fornitori. Un passaggio fondamentale in questo senso sarà la modifica del formato dei tracciati previsti nella comunicazione tra banca e impresa, sia per gli addebiti che per i bonifici SEPA: il nuovo standard internazionale diverrà obbligatorio dal 1° febbraio 2016, ma le banche sono tenute ad accettarlo da subito.
Mago.net si allinea sin da ora a queste disposizioni tramite i miglioramenti apportati dalla SP7: attraverso gli aggiornamenti contenuti nella nuova Service Pack vengono modificati i tracciati bancari per bonifici e RID, con la possibilità di aderire in maniera tempestiva alle nuove disposizioni.
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